IL RACCONTO GIALLO

 

LA BANDA LEPROTTI

Nell' angolo più buio, più cupo, più rivoltante di Londra c'era un vecchio magazzino malandato dove neanche i topi entravano più.Un lato sporgeva pericolosamente sul fiume e l' altro pendeva minaccioso sulla strada . La gente pensava che fosse abitato dai fantasmi. Nel cuore della notte luci misteriose lampeggiavano dietro le finestre notte, su all'ultimo piano e rumori spaventosi provenivano dal tetto.

Era il quartiere di Mack coltello e della sua terribile banda di delinquenti.

Quando raggiunse il magazzino, con il piccolo Ned che gli si dibatteva sotto il braccio, Mack andò dritto dritto all'ultimo piano, dove un gruppo di malviventi giocava a carte attorno a un tavolo, alla luce di una candela rubata.La banda non aveva mai incontrato una vittima così impudente e reagirono malissimo. Sarebbero stati molto cattivi se Mack non li avesse trattenuti.-Fermi!-disse, ricacciandoli indietro.-il piccoletto ha ragione, siete la banda più brutta che abbia mai visto.-Forza, dov'è quella corda?Filthy gliela allungò. Mack tirò fuori il coltello per tagliare via un nodo.

- Ora tienilo mentre lo lego! - disse Mack.

- Allora ragazzino che te ne pare della mia banda?

- Sinceramente direi che è questa non è una banda!

- Che cosa vuoi dire?

- Voi ragazzi non sembrate una vera banda:Filthy, che puzza che fai, sembri più di una puzzola!,

nessuno ti starebbe vicino!, Peregrine, lasciati crescere i capelli!,Auberon ti dico che guardandoti con  questa benda, dovresti essere insieme a  quella dei pirati !

E finalmente Mack sembra che ti abbiano derubato con quella faccia da tonto, sei un ladro molto maldestro!

- Mamma mia, che coraggio! - disse Mack - Da tutto quello che ci hai raccontato penso di non fare più parte di questa banda, perchè voglio dimostrare quello che valgo.

- Sì, ma ora liberami , altrimanti ti mordo!!

 - Con i tuoi dentini da latte non puoi fare niente! Comunque Filthy liberalo altrimenti ci sommerge di chiacchiere !

- Addio! Siete la banda più brutta di sempre, ma siete simpatici e con voi mi sono divertito e adesso vado a spifferare alle guardie dov'è il vostro nascondiglio!

- Scappiamoooooooo

- HA HA HA!!! , la banda dei leprotti !                                                               AUTRICE Antonia

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MISTERO IN CUCINA : IL LADRO GOLOSO

Lo zio Warren entrò in casa e lanciò un grido perchè era sparito il suo bel quadro; qualcuno lo aveva rubato! .

Lo zio cominciò a camminare per il corridoio lamentandosi con la cornetta in mano mentre chiamava la polizia, che rispose :- Pronto, chi è? Qualche problema? Denunce ? Furti? Rapimenti ?

- Sono il signor Warren, vorrei che veniste a casa mia per indagare su chi ha rubato il mio quadro!

La polizia gli disse: - Non preoccupatevi, arriviamo noi !

Mentre lo zio Warren, Dink, Josh e Rose aspettavano seduti sul divano arrivò la polizia che disse:

- Dov'era appeso il quadro?-, lo zio Warren andò nella stanza dove era attaccato al muro il quadro. Poi la polizia chiese di nuovo:- Bene!, per noi sarebbe più facile indagare sul caso, se ci date qualche informazione!

-Noi sappiamo solo che il ladro doveva essere molto affamato, perchè sul tavolo ha lasciato delle bucce d'arancia un po' sparse sul pavimento e che conducevano al balcone.

- Quando Rose ha toccato la maniglia ci siamo accorti che era tutta piene di succo, quindi noi ci chiediamo anche come abbia fatto ad entrare, siamo al decimo piano!!

- Non preoccupatevi!! - disse la polizia, ci penseremo noi e indagheremo fino a quando non l' avremo trovato, quel maledetto furfante!!

- La polizia se ne andò.Lo zio Warren pensò:-Speriamo che la polizia riesca a trovarlo, anche perchè non posso vivere senza quel quadro!!-.

I bambini esclamarono:-Non preoccuparti zio, non sarà mica la fine del mondo !!

- Avete ragione nipotini miei!!-.  Per una settimana ancora non arrivarono notizie.

Quella dopo finalmente ritornò la polizia. - Allora polizia?- disse lo zio un po' emozionato, ma anche un po' preoccupato. - Siamo ritornati per dirvi che abbiamo acciuffato il ladro che era un venditore di arance   appassionato di quadri e voleva il vostro perchè c'era dipinto un cesto di arance !!!,  domani stesso, dopo gli ultimi rilievi della scientifica, vi riporteremo il quadro

- Oh, che bello!!-, gridò emozionato lo zio.

-Grazie signori agenti, grazie per tutto il lavoro e la fatica che avete dato per noi, quel quadro era un regalo del mio bisbisbisbisnonno siciliano coltivatore di arance !

- E' stato un piacere e  un onore risolvere questo mistero!!

Il giorno dopo la polizia riportò il quadro rubato e la famiglia attaccò il quadro al muro e si misero a ballare e a cantare di gioia sorseggiando una spremuta d'arancia .                                                                                              GIORGIA      .................................................................................................................................................................                                                                                          

LE CIAMBELLE DEL FANTASMA

 Il sottoscritto Brian, con  i miei amici Leo e Noemi,dopo aver gironzolato per il paese dicendo.

-Dolcetto o scherzetto-, ci fermammo davanti a una casa abbandonata che metteva i brividi solo a guardarla.

Leo si avvicinò e abbassò la maniglia che scricchiolò. Entrati nella camera da letto c'erano tre letti con le coperte rosicchiate dalle tarme. Alle pareti, una sbiadita tappezzeria grigia. Sul lato sinistro della stanza c'era una finestra che inquadrava perfettamente un albero morto senza foglie. A un certo punto Noemi esclamò: << Questo posto mette i brividi andiamocene>>, quando Leo disse: << No, ormai abbiamo preso una decisione e quindi resteremo qui finché non tornerà il sole >>.

Ad un tratto si spensero le luci. Allora ci recammo davanti alla finestra  e vedemmo passare un uomo sopra un carretto trainato da un cavallo.

Noi rimanemmo lì ad osservare quell'apparizione.

Il carretto si avvicinò alla finestra e l'uomo gridò: <<Ciambelle calde! Ciambelle calde!>>, ma quando il carretto si avvicinò scomparve in un millesimo di secondo. Non dormimmo per tutta la notte dalla paura.La mattina arrivarono i nostri genitori preoccupati e ci dissero che quella casa secondo una profezia era stata dichiarata casa degli orrori.Tornando verso casa ci rendemmo conto di aver vissuto un'avventura indimenticabile.          BRIAN                                                                                                                 

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IL MISTERO IN BIBLIOTECA


A scuola si trovava una bibliotecadove chi entrava e leggeva il libro più misteriosoal mondo, non ne usciva più.

Un giorno,tre bambini:Carlo,Paola e Tommaso,decisero spontaneamente di  entrare per vedere se il libro esistesse veramente. Lo trovarono; si intitolava: Come diventare invisibili”.

Subito i tre ragazzi notarono che in tuttala biblioteca c'erano tantissimi buchi giganteschi sul muro( come fossero stati mitragliati) e gli scaffali erano stati svuotati, proprio dove si trovava il libro magico,che ora era sparito....

Carlo domandò:-Ma che cosa è successo alla biblioteca, chi sarà stato a rubare il libro? Tommaso lo interruppe dicendo:-Ma chi ci teneva così tanto al libro magico ?

Paola aggiunse:- Perché il ladro ha voluto rubare i libri facendo buchi enormi?

Carlo:-Meglio chiamare la polizia e indagare sul furto dei libri.

Notarono delle impronte di scarpe con il carrarmato sulla suola...erano enormi !

Di corsa raccontarono alla polizia tutto quello che era successo e assicurarono:-L'uomo che ha fatto questo non è un ladro qualsiasi,siamo sulle sue tracce da tempo,

è un agente segreto al servizio di armate potenti con tanti esplosivi pericolosissimi...

- Grazie per averci fatto notare le impronte.Non vi preoccupate, se avremoinformazioni vi avvertiremo- .Giorni e giorni dopo la polizia chiamò i ragazzi dicendogli:- Grazie alla vostra segnalazione abbiamo raccolto nuove informazioni...

l'uomo che ha rubato il libro si fa chiamare William Wirfall.

Lui adesso lavorava per un russo che voleva conquistare tutta l'Europa, facendo diventare invisibili le sue armate.

- Grazie ragazzi, ecco qui il vostro libro...riportatelo in biblioteca e custoditelo.

Il MALE oscuro non è riuscito ad impossessarsene e avete salvato il nostro continente !

Gianluca Yellow Rame

IL MISTERO DELLA BIBLIOTECA


Nicola e i suoi genitori partono in vacanza dallo zio Alfredo per festeggiare il suo compleanno. Quando arrivano lo zio gli offre una cioccolata calda e poi gli spiega del suo libro prezioso.

La mattina il papà e lo zio gridarono :

Dov'è il libro?” cosìNicola e la mamma andarono in biblioteca.

Nicola gli chiese: “Come è successo?” - “Non lo so”.

Cosi chiamarono il detective Volt. Quando arrivò iniziò a cercare indizi.

Il libro era in una cassaforte?” - “sì! Perché?” - “Perché c'era la combinazione il ladro tornerà perché non l'ha presa” - “Ma che senso ha portare via la cassaforte del libro e non anche la combinazione?”

La tua camera ha l'allarme? E dove la tieni?”

La combinazione la tengo sotto il cuscino”

Vedi c'è l'allarme, cioè il ladro non poteva entrare ma solo qualcuno che ti conosce bene poteva sapere che c'è l'allarme”.

Così controllarono le case dei vicini poi suonarono alla porta di OPLONE e li fu la volta buona che lo arrestarono e lo zio riprese il suo libro.

Andrea I.

IL LADRO GOLOSO

Lo zio Warren quando entrò nel suo appartamento e lanciò un grido, lo zio Warren era sconvolto,Dink domandò: << Zio che succede?>>. Lo zio disse che il suo quadro preziosissimo era scomparso.

Lo zio Warren disse: <<Dobbiamo chiamare subito la polizia>>.

Rose domandò:<<Chi può averlo preso?>>,e Josh aggiunse<<E soprattutto, com'è entrato il ladro ?>>

Lo zio dalla cucina gridò,<<Guardate là ! >> il tavolo era ricoperto di resti d'arancia e dalla tovaglia colava parecchio succo appiccicoso,Rose disse:<<Guardate là! C'è una buccia d'arancia vicino al balcone.>>

Quando la polizia arrivò Warren disse:<<Finalmente siete arrivati era da tre ore che vi aspettavamo.>>

La polizia chiese a Warren cos'era successo, allora Warren fece vedere alla polizia le bucce d'arancia e tutto il succo appiccicosoche il ladro aveva lasciato.

Ipoliziotti allora chiesero qual era il problema e Warren

urlando disse:<<Come, cos'è successo!, è sparito il mio quadro più bello!!>>

La polizia andò via dalla casa di zio Warren, era passata una settimana e Warren chiamò la polizia per sapere se avevano trovato il quadro ma la polizia disse che aveva indagato per tutta la città ma non avevano trovato il ladro....dopoquattro settimanela polizia chiamò Warren per dirgli che avevano trovato il ladro che nella sua cucina aveva appeso il quadro e non smetteva di guardarlo mentre mangiava arance .

Warren fece salti di gioia per la felicità.

Finalmente poteva ammirare nuovamente il suo quadro

intitolato:>>Lo SPREMIAGRUMI >> Alessia R.

AGENZIA INVESTIGATIVA " CAPPELLARO"


- Pronto? Agenzia investigativa Cappellaro. Parla Sara.

- Sei tu la detective?

- Che ore sono?

Disse Sara sbadigliando

- Le otto e mezzo, perché?

- Troppo presto,ciao.

- Clienti - alcuni sono troppo fastidiosi - pensò tra sé - è prestissimo,credono che tutti siano a loro disposizione!

Per Sara il caso era dimenticato, quasi del tutto inesistente.

Passò una mezz'ora; Sara era nel suo letto a dormire e tutto d'un tratto squillò la cornetta del telefono.

- Pronto? - fece la stessa voce insopportabile e fastidiosa.

- Mi hanno rubato il mostro di peluche che avevo nell' armadio.

- Hai guardato nell' armadio?

- Che domande, certo che ho guardato nell' armadio e sono del tutto certa che non c'è!-

Sara un po' stanca e un po' seccata accettò l'incarico e si mise subito all'opera. - Sarò da te alle nove e mezzo.

Arrivata lì iniziò  subito le indagini.

Passò un giorno, Sara era all'opera, sembrava che fosse il caso più importante che avesse mai avuto. Ogni indizio era importante per risolvere il mistero, ma quel caso non voleva essere scoperto!

Una settimana dopo quella bambina, di nome Alessia, che aveva perso il suo peluche a forma di mostro, lo ritrovò nell'asciugatrice !!!!!!

Alessia chiamò subito l'investigatrice e disse:

- Ho ritrovato il mio peluche, grazie per avermi aiutato, ma non sei stata molto brava, l'ho scoperto io il nascondiglio del peluche e ho risolto il mistero!!!!!!!!!

L'investigatrice appese la cornetta ancora più seccata e pensò: certe

mocciosette non dovrei neanche starle a sentire...ho casi più importanti - DRIIInnnn !! - ecco, questo sicuramente è un nuovo mistero da risolvere...in città hanno bisogno di me.

- ARRIVOOOOOOO !                                                                     Sara                                                                  

UNA GAZZA VANITOSA


Era una splendida mattinata per l'agenzia investigativa, quando ad un certo punto: -Drin,drin !

-Pronto ? Agenzia investigativa Peruzzi, Chi parla?,

-Salve sono la bambina di via Virgilio,mi hanno derubato! -Cosa? Chiese l'agente Peruzzi

-Un anello luccicante!

L'agente riprese :- Da quanto tempo?

la bambina rispose:- Vediamo , più o meno da un giorno. -Scusami, non possiamo aiutarti !Sei troppo piccola!,adesso riaggancio.

La bambina richiamò l'agenzia piangendo,perciò l'investigatore si commosse e disse:

- E va bene,cercheremo il tuo anello!,dove possiamo iniziare le indagini?

La bambina rispose:-Al parco qui vicino , è il primo posto dove lo indossavo; mi sarà scivolato mentre correvo nell'erba,oppure mentre andavo sull'altalena.

L'agente annuì : - Certamante,può essere.

Iniziarono le indagini cercando in tutti i posti dov'era andata la bambina. Ma dell'anello luccicante non c'era traccia;avevano guardato dappertutto nell'erba, sullo sterrato e persino nelle siepi; l'unico posto dove non avevano cercato era sugli alberi.

L'investigatore ossrvo' che da quelle oparti svolazzava una gazza ladra...poteva averlo trovato lei e portato al nido .

La bambina propose:-Useremo la scala del giardiniere!

Successivamente, dopo aver preso la scala arrivarono in cima dove c'era il nido  e all'interno la gazza che, dallo spavento, si alzò in volo e così videro l'anello.

Finalmente poteva rimetterlo al dito. EMMA

MISTERO A LONDRA : WHERE' S MY MOBILE PHONE ???

Nell'angolo più buio e cupo di Londra c' era un vecchio magazzino dove nemmeno i topi entravano,la gente pensava che fosse abitata dai fantasmi.

Nel cuore della notte cominciarono a lampeggiare dietro le finestre rotte e i rumori del tetto. Era la banda di Mack Coltello e la sua banda delinquenti.

Il piccolo Ned li aveva scoperti a rubare cellulari e loro lo avevano legato e imbavagliato e portato al loro nascondiglio. La banda però, non aveva mai incontrato un ragazzino così impudente che era riuscito a togliersi il bavaglio e non la smetteva di parlare, parlare, parlare e fare i capricci così, quando riuscì a slegarsi disse:-Fermi!,cacciandoli indietro.

-Il piccoletto non può aver ragione di noi che siamo grandi e grossi!

e si buttarono su di lui per acciuffarlo,

-Siete la banda più imbranata che io abbia mai visto!forza,dov'è quella corda?

Ned fece un pernacchione così potente che i vetri della finestra tremarono e scappò via mentre tutti i cinque componenti della banda lo inseguivano.

 I cellulare rubati erano sporchissimi e pieno di peli sopra lo schermo, però Ned si fece coraggioe il giorno seguente li consegnò alla polizia.

Loro mandarono un sms ai proprietari che erano in giro per Londra disperati :_ WHERE'S MY MOBILE PHONE ?????.

Li ringraziarono stringendo dinuovo in mano i loro cellulari, anche se sporchi e appiccicosi, mentre i furfanti furono arrestati e lui li canzonò:

-Questo è il vostro premio, facce di chiurli !!!!!              Edgard                          

Mistero a villa Garista

Quando Francesco entrò in casa di Andrea, lei lanciò un urlo.

- Perché urli Andrea? - chiese Francesco

- Perché la mia preziosissima XBOX ONE

è scomparsa !!!!!!!!!

Allora andò in sala ed esclamò:- È vero, è scomparsa!

Chiamarono la polizia e quando arrivò cominciarono a indagare. Aquel punto arrivò anche il curioso vicino di casa di Andrea, che si chiamava Giovanni.

Luiera stato invitato nella villa, e quando sentì la notizia, diventò tutto rosso per lo spavento e anche per l'emozione. La polizia non ci fece tanto caso.

Interrogarono varie persone del palazzo, ma nessuno aveva visto qualcunouscire o entrare dagli appartamenti, ma per sicurezza chiesero anche all' usciere, ma anche lui disse la stessa cosa.

Si accorsero solo al quel punto che per le scale c'erano le telecamere di sicurezza. Nessuno era uscito dal proprio appartamento, quindi per forza il colpevole era stato qualcuno in quella villa. La polizia interrogò anche loro, ma finito l'interrogatorio videro Giovanni che provava ad uscire dalla porta d'ingresso con in mano l'XBOX ONE !

A quel punto era chairo chesicuramente era stato lui, quindi lo arrestarono per furto.

Andrea era felice perché il caso era risolto.

Andrea G.






IL MISTERO SI INFITTISCE....

TOMMY EROE AL SUPERMERCATO

Un giorno il piccolo Tommy andò al supermercato.

Entrò , e subito dopo si sentirono delle urla: “Ahhh!!!!!” ,si erano spente le luci e dopo qualche secondo si erano riaccesero .Era scomparse una persona... Tommy disse a sua mamma: “Mamma cosa è successo” e la mamma rispose: “Sarà stato un semplice blackout”.

Tommy guardò per terra e vide delle macchie di succo, Tommy si insospettì e seguì le macchie;dopo un po' la scia di succo finì davanti a uno sgabuzzino.Tommy aprì la porta e trovò un'anta dell'armadietto tutta sgangherata. Tommy a questo punto pensò che c'era stata

un' aggressione .Tommy continuò a camminare per il super mercato finchè trovò un portafoglio ; lo prese e lo aprì, dentro non c'era nientetranne una foto di una persona che gli era familiare;pensò tra sè e alla fine notò uno strano personaggio che usciva dal supermarcato con un sacco enorme di patate ma che si muoveva!!!

Tommy allora seguì questo brutto ceffo, che aveva un cappuccio sopra la testa e macchie sotto le scarpe; lo seguì fino al parcheggio e lo vide aprire  il bagagliaio; si insospettì e mentre la persona era distratta lui corse e aprì il sacco. C'era la guardia legata e imbavagliata, però non fece in tempo a slegarla .

Tommy corse all'ingresso del supermercato e chiese aiuto all'altra guardia che bloccò il malvivente, slegò il collega che aveva cercato di impedirgli di uscire con l'incasso della cassaforte e gli disse :

-Come ti chiami valoroso bambino?-

-Tommy,

- Sei stato supercoraggioso, ora chiameremo la polizia!

Misero il deliquente in prigione e il comandante gli diede una forte stretta di mano e gli fece fare un giro sulla macchina più veloce, quella utilizzata per gli inseguimenti.

MARIO

IL CASTELLO INFESTATO

 

Jeff corse sino alla fine del viale , corse così tanto che non aveva più fiato, era stanco e doveva cercare un posto per dormire.. Il suo amico George che lo seguiva , lo chiamò urlando :”Jeff , ferma guarda quel castello tra la nebbia!”

Jeff guardò a destra e vide il castello. I due amici decisero di andare dentro a vederlo e così aprirono il grande portone di legno che fece un terribile stridio. Quando entrarono lì, furono accolti da una signora che disse con voce rauca :” Venite, venite vi farò vedere la casa, è da molto tanti anni che non veniva nessuno.” Jeff disse all ' amico :”Che ne dici?Andiamo così le chiederemo se ha due letti per stasera “ e George disse :” OK , andiamo. La signora gli spiegò la storia del castello.

Ecco la storia di questo castello , inizio tanti, tanti anni fa con un principe che non voleva questo castello, quando si ritrovò davanti a esso, gli spiriti fecero rinascere tutti i principi e principesse morti nel castello. Alla fine George esclamò :” Allora è finita, non mi pare così spaventosa!” e Jeff :” ZITTO!”

La signora continuò a camminare per il castello e disse loro:”Andiamo, ho una stanza per voi “.

George ebbe paura perché la stanza era piena di CIMICI.

Quella notte un rumore tremendo li seguiva in bagni, in cucina e pure in camera. Una voce spaventosa diceva :” JEFF, JEFF , VIENI, VIENI, GEORGE, GEORGE, VIENI, VIENI VENITE, VENITE, DA ME, DA ME !!” .

George con voce tremenda disse :” C, C,Chi sei tu che ci chiami?

Jeff:”George basta, sarà il vento o qual cos 'altro !”.

La notte dopo ritornò quella voce e disse: “ Date le vostre vite alla signora Elisabeth Channel !

Jeff si chiese chi fosse Elisabeth Channel ? Ma non seppe rispondere.

La mattina dopo la signora gli disse:” E ho ora che andiate mio marito sta tornando ad è meglio che andiate “ Jeff chiese lei:”Chi era Elisabeth Channel ?“

La signora disse:” Oh ,è solo una mia amica che morta tanti anni fa. Jeff e George si guardarono spaventati e con voce tremante dissero alla signora che durante la notte avevano chiaccheratto con il suo fantasma. I due ragazzi iniziarono a correre verso il portone di legno e con forza lo aprirono e uscirono fuori, percorsero in fretta il viale e quando furono fuori si girarono indietro e con sorpresa e paura videro che il castello non era più lì.

DOVE ERA IL CASTELLO ?

CHI ERA IN REALTA' LA CUSTODE?,  ERA IL FANTASMA DI UNA PRINCIPESSA O  DI ELISABETH CHANNEL CHE

TORNAVA DAGLI INFERI?????

                                                                                                                                    MARTINA

IL MISTERO della VALIGETTA SCOMPARSA


Quando i bambini ritornano dalla ricreazione, la maestra si era accorta che era sparita la sua valigia .

- Che cosa succede maestra?-Domandarono i bambini.

- La valigia!È scomparsa!-Disse la maestra.

- La mia bellissima valigia!-La valigia era proprio lì sopra.

-  Devo chiamare un detective -Disse la maestra.

- Ma come avrà fatto ad entrare,la maestra aveva chiuso l'aula a chiave-Disse Andrea I.

- Maestra guarda là sulla cattedra ,c'è la tua bottiglia d'acqua rovesciata - , disse Manuela .

Arrivò un detective ad indagare .

- Di che colore era la valigia ?Era di colore rosso .

- OLTREla porta anche le finestre erano chiuse?

- No le finestre erano aperte .-

Allora il ladro si è arrampicato???? , aspetta che guardiamo meglio nell'armadio. Eccola lì! Sembrava una palla invece...per un osservatore attento come me, non è sfuggito il dettaglio della

piccola fibbietta dorata.

- Grazie signor detective,mi hai ritrovato la borsa, che sollievo !

- Le maestra devono sempre pensare a tante cose assieme...quindi può capitare...capita anche a noi di avere la testa tra le nuvole!

ASIA EANDREA I.

IL RACCONTO GIALLO

IL MISTERO IN CLASSE

Un giorno molto tranquillo eravamo andati in classe,

erano incirca le otto e sedici minuti. Io ero l'ultimo della fila e tutto d'un colpo sentii un urlo.

La maestra aveva gridato, perché in classe era successo un furto; erano rimasti pochissimi libri sugli scaffali e le finestre erano aperte; e mancava perfino il computer. Allora la maestra mentre eravamo tutti spaventati, chiamò i poliziotti e anche gli investigatori.

Purtroppo, ad una prima indagine non trovarono niente, ma tutto d'un tratto la maestra vide una penna per terra dove prima c'era il computer. L'analizzò e l'investigatore Martino la portò in un laboratorio dove scoprì che le impronte erano di un responsabile della sicurezza!!Gli andarono a chiedere che cosa aveva fatto durante la sera precedente. Durante l'interrogatoriolui disse:<<Non sono colpevole!Stavo solo prendendo i libri della quinta b perche dovevo scambiarli con quelli che aveva regalato il bibliotcario>>

Quindi la maestra non lo sapeva perché era una sorpresa. I bambini da preoccupati diventarono contentissimi perché un professore dell'università che si chiamava Fusillo Francesco, ha donato tantissimi libri da leggere, da studiare e per la maestra; ma soprattutto arrivò qua con un computer con Sodilinux e ci spiegò un po' come era fatto.Ci siamo divertiti tantissimo.        LEONARDO

Il racconto giallo : "ATTACCO SOTTERRANEO"

 

In una strada che era stata molto trafficata, un giorno si incominciarono a sentire degli strani rumori  provenire dalle fogne sotto la strada. La polizia mandò un gruppo di esploratori, ma quelli dopo aver cacciato urla terrificanti, non avevano fatto più ritorno.

E quando mandarono un'altra squadra ne uscirono vivi con le ossa bruciacchiate, e da allora quella strada fu considerata maledetta e venne abbandonata.

A volte chi passava lì vicino vedeva delle ombre con voci spaventose e allora  tutti scappavano.

Solo il piccolo Ned, un giorno, ebbe il coraggio di avvicinarsi, e scoprì che le ombre erano un gruppo di malviventi ( LE TALPE PUZZOLENTI ), però sfortunatamente prima che potesse andare a svelarlo, il capo della banda MacTALPON lo prese e lo portò nelle fogne insieme alla sua banda.

Qui vide che stavano scavando una galleria sotterranea per arrivare alla banca e svaligiarla. Aveva capito il motivo dei rumori che si sentivano in superficie !!!

E gli chiese facendo finta di niente:"Dove porta questo passaggio che state scavando?”

“ Alla banca mocciosetto ”!, rispose Auberone: " Ma non lo dirai a nessuno !"

Peregrine voleva legarlo a un cavo che Quinlan srotolò per acciuffarlo, ma Ned era più veloce di un razzo e così riuscì a sgattaiolare via.

Fhilty il lercio  lo inseguì, ma poi fu così stravolto dalla corsa che si addormentò. Ned  trafelato raggiunse suo padre e gli racconto' tutto così , con la polizia andarono alla banca cogliendoli di sorpresa mentre uscivano dal tunnel che avevano scavato e la banda TALPE PUZZOLENTI fu arrestata.  

Da quel giorno la strada non fu più chiamata maledetta grazie a Ned,

giovane atletico eroe.                                                 DANIEL                                                    

Nessun mistero per l'agente Scafizzari


Riassunto del racconto precedente.

Lo zio Warren è disperato, qualcuno gli ha rubato il suo quadro, per la precisione, il quadro intitolato: “Arance di Sicilia”, che aveva un valore quasi inestimabile più o meno un miliardo di dollari.

Tutto incominciò quando lo zio entrò nel suo appartamento con i suoi nipoti...

- Mi chiamo agenteinvestigativo Scafizzari e adesso vi racconterò come sono andati i fatti!

La maniglia era sporca di aranciata quindi suppongo che il ladro sia un gran mangione di questi frutti.

Un mese e mezzo dopo, i nipoti andarono a prendere il latte, ma al ritorno chiamarono subito la polizia : avevano trovato lo zio in un angolo della cucina con un coltello nella gabbia toracica, sporco di succo d'arancia !!!!!

-Volete sapere come faccio a sapere che sia stato lo stesso?Ha ha ha!, adesso velo spiego...

Sulla buccia ho rinvenuto delle piccole impronte digitali e sono le stesse !.

Josh l'aiutante disse: -Le telecamere , capo... andiamo a vedere i filmati.

Il ladro aveva una maschera, ma per la corporatura ci sono almeno tre persone sospette:

Astred ( il fruttivendolo scorbutico),

Lol ( il venditore di succhi da asporto) e Soldato JIUCE (il più sospetto, che vuole obbligare tutti a bere il suo succo finto fatto con le polverine chimiche !)

Dopo tanti giorni di ricerche, finalmente abbiamo ritrovato il quadro ; era a casa della casa della sua fidanzata.

-Allora il caso è risolto! Soldato Juice voleva togliere di mezzo chi voleva soffiargli l'affare delle bibite all'arancia finta. Se avrete ancora bisogno di me sapete dove trovarmi ( al San Mattia, mentre mi godo una buona spremuta d'arancia ).


Agente Scafizzari al Vostro Servizio

IL VILLAGGIO SPETTRALE

Ero in macchina,stanca morta per il lungo viaggio verso uno strano villaggio, dove tutto sembrava vecchio,disabitato, solitario...Non capivo come mai i miei genitori avessero deciso di portarmi lì. Arrivati di notte, ci dirigemmo verso un'area di parcheggio, ma io con la testa fra le nuvole (che in quel paese erano erano nere),mi persi.

Lanciai un grido:- MAMMAAAAAAAAAA!-, ma non rispose nessuno.

Non ero disperata,ma dovevo mantenere la calma e ragionare.

Non potevo sapere di che colore era il nostro albergo :Povera me,sono dispersa”..pensai.

Poco dopo vidi una casa che sembrava stregata.

Sentii un piagnucolio di fianco a me.Era una ragazzina impaurita. Cercai di calmarla e le chiesi il nome, si chiamava Roberta,che veniva dalla Sicilia.Si era persa anche lei.

Entrammo nella casa,non c'era niente...si sentiva solo un “UUUUUUU” da brivido.

Roberta si spaventò.Io la incoraggiai: - Vieni,i fantasmi non esistono!

Lei mi raggiunse. C'era un trenino sbuffante, da brivido, con un macchinista magrissimo,scheletrico....,Ci salimmo sopra ed era velocissimo.

A Roberta venne la nausea.Ad un tratto vidi sulle stradine dei signori che si truccavano. Allora ci fermammo a truccarci la faccia da zombie tutte e due: che sollievo era tutto un trucco !!! Eravamo finiti in un paesino tutto agghidato per Halloween.

Vedemmo finalmente i nostri genitori fuori a chiaccherare e quando ci videro ci accolsero con una risata: - Dolcetto o scherzetto ???

-DAVVERO ERA UN VOSTRO SCHERZETTO TUTTO QUESTO ?,ci sono cascata !-,

disse Roberta. - Anch'io - dissi : -Che genitori burloni !!!! Eravamo a Gardaland e non

 ce n'eravamo nemmeno accorte !!!!!                                                       ALESSIA M.


AL FLOWER

Quando uscì dalla porta del Flower mi guardai intorno e non vidi più i miei genitori.

Mi misi a cercarli senza indugio mentre anche i miei genitori mi cercavano almeno credo.Cercai degli indizi sul loro passaggio,ma non riuscii a trovare nè mio papà nè mia mamma. Infondo era colpa mia... mi avevano detto di stare con loro, ma io pensai che era piccolo il negozio quindi era difficile perdersi.Avevo scambiato i miei genitori per due signori che stavano passando di lì,nel corridoio.Capii che forse erano ancora dove erano prima, allora di corsa andai a controllare, ma non c'erano.Io non sapevo più dove cercare, chiedevo alle persone, guardavo in tutti i corridoi. Cominciai a piagniucolare, fino a piangere.

Non ricordavo di aver pianto così tanto per il motivo di essermi persa, forse perché non era mai successo prima.

Ad un certo punto sentii: - La signorina Noemi è pregata di recarsi alle casse - . Mi sentii in imbarazzo, ma corsi verso le casse come se mi avessero dato la notizia più bella del mondo.

Che sollievo eccoli lì pronti a riabbracciarmi.                    NOEMI

 
AGENTI DI SFONDAMENTO


Era un tranquillo giorno di scuola, la quinta B era appena arrivata in classe quando Andrea Ingenito disse: “ Maestra è scomparso il mio computer!!!”
“Ma è impossibile, ero certa di aver chiuso la porta!” risponde la maestra.
Leonardo esclamò: “Guardate! L' impronta di una scarpa!”
“ Chi può essere stato qui non è entrato nessuno!” ,disse Andrea.
Patrick proseguì : “Probabilmente sì, ci deve essere entrato qualcuno. Interroghiamo i sospetti. Leonardo, vai dalle bidelle e falle venire in classe, io penso alle maestre e ai compagni delle classi vicine!”
Patrick inizia l' interrogatorio: “Bene, bene, bene. Chi di voi è entrato in classe e ha preso il computer di Andrea?, pensate che noi siamo così tonti? , spiacenti, noi siamo gli agenti di sfondamento della maestra Irene...parlate, ammettete, altrimenti sarò costretto a SEQUESTRARVI la merenda per un mese! ”
La maestra annunciò: “ Ragazzi, è ora di ricreazione, andiamo in giardino a giocare”
“ Sì, dopo però continueremo le investigazioni”.
I tre amicii dissero: “ Leonardo, dove hai trovato le impronte, esattamente?”
“Vicino alla porta di ingresso !”
Patrick disse ad Andrea : “ Ma , sei sicuro che ritrovreai il computer ?”
“Certo, a costo di cercare per giorni, te lo prometto”.
La maestra annuì: “ Rientriamo ragazzi”
Andrea riprese : “ Un momento, chiamiamo a casa  mia,magari questa mattina, l'ho dimenticato sul tavolo di casa.”
La mamma di Andrea confermò che era a casa. Andrea entrò in classe sollevato perché finalmente era stato ritrovato .Leonardo , un po' stizzito, si rivolse ad Andrea esclamando: “ Proprio adesso che è finita una intensa giornata di ricerche !!!!,ma quella impronta me la spieghi ? ”
Avevo un po' di fango sotto la scarpa e perciò sembrava che io fossi stato a scuola anche il giorno prima....La maestra, visto che il caso era stato risolto esclamò : “ Bravissimi i miei investigatori! ”  Patrick

LA BANDA POCO IN GAMBA

Nell'angolo più buio di Londra c'era un vecchio magazzino. Un lato sporgeva pericolosamente sul fiume,l'altro pendeva sulla strada.

Quando il capo della banda Mack raggiunse il magazzino, con il piccolo Ned, Mack andò dritto dritto all'ultimo piano, dove un gruppo di malviventi giocava a carte, alla luce di una candela rubata. È una banda, pensò il piccolo Ned, e i malviventi si chiamano:Quinlan, Peregrine, Auberon, il lercio Fithy e anche il capo Mack. Il piccolo Ned pensò che se Mack non li avesse trattenuti sarebbero stati molto cattivi.

-Fermi-, disse ricacciandoli indietro,e poi Mack diede ragione al piccolo Ned dicendo :

-siete la banda più brutta che abbia mai visto-.Mack tirò fuori il coltello per tagliare il nodo della corda a cui era legato il piccolo.

Poi Mack disse:-Ora tienilo fermo mentre lo lego-,e il piccolo Ned prese coraggio e gli fece un bel discorsetto, e poi Filthy disse:-Che eloquenza che ha questo ragazzino-.

Poi Mack aggiunse:- Se mai ne uscirai vivo, ragazzo, ascolta devi diventare un avvocato !!!

Ned poi fece un pernacchione che tutti i vetri tremerono.

Il piccolo riuscì a liberarsi e cercò di scappare via da quella banda ma poi tutte le persone della banda iniziarono a rincorrerlo, ma lui riuscì a scappare e provò a ritornare a casa sua, ma la banda lo seguì ancora, perché per loro era un bel premio.

Mack si arrabbiò e disse-PRENDETELOOOO!- ma poi riuscirono a raggiungerlo e con una corda lo ricatturarono e lo riportarono nel magazzino. Poi lui lanciò un urlo e visto che le finestre erano rotte lo sentirono la polizia e andavano a vedere che cosa stava succedendo.Videro una banda di persone cattive e con loro un bambino tutto legato che strillava e gli chiesero come si chiamavano i suoi genitori e lui li disse:-Mio papà si chiama Jhon e mia mamma Rose-e li cercarono.

Per fortuna li trovarono: erano disperati perché non trovarono più Ned e poi i genitori chiesero:

- Cosa ci fate qua?-.

La polizia chiese se erano i genitori di Ned, ed erano loro e poi li portarono il loro caro figlio, e la banda finì in prigione e Ned e la sua famiglia tornarono a casa finalmente insieme. Carlo

COME CACCIARSI NEI GUAI AD HALLOWEEN


La notte di Halloween, mentre tutti facevano dolcetto o scherzetto, accadde che un bambino , il protagonista di nome Jonny di quattro anni, uscì di nascosto da casa.

Lui conosceva la città, ma non conosceva le festività e per questo quando vide un ragazzo travestito provò una paura indescrivibile. Scappò e si nascose in un vicolo lì accanto, sentì uno scricchiolio era un ricercato, di nome Quilan, che era insieme alla sua banda, lui lo prese e lo tenne in ostaggio.

La mattina seguente, sua madre si accorse che era sparito

e chiamò la polizia. La polizia le disse che non c'erano impronte sulla maniglia di casa quindi era uscito dalla finestra.

La polizia indagò sulla scomparsa di Jonny e arrivò alla conclusione, avevano capito che era stata la banda di Quilan e furono arrestati. La polizia circondò la banda e liberò Jonny.

La mamma corse più velocemente possibile e gridò : - Piccolo mio!!

E lui rispose : .- Mamma, non mi azzarderò più ad uscire di casa di nascosto la notte di Halloween!!!


David